Care colleghe, cari colleghi,

la psichiatria che si affaccia al terzo millennio non può eludere il conflitto che viviamo quotidianamente tra un sapere scientifico che in modo dogmatico vorrebbe indirizzarci all’utilizzo di linee guida e l’inafferrabilità delle sfumature della psicopatologia dell’essere umano.

In questa occasione vogliamo quindi affrontare e approfondire tali riflessioni, prendendo spunto dal tema della psicosi, nel confronto fra un aggiornato sapere farmacologico ed una visione fenomenologica della nostra pratica clinica.

La volontà è inoltre quella di una riflessione che ci aiuti nel ricentrare il delicato ruolo di curanti, che al di là di linee guida, dovrebbe sempre rispettare “ criteri di professionalità, competenza e responsabilità presupposti fondamentali per partecipare in prima persona alla crescita degli individui e della collettività nel suo insieme; una rinuncia o una delega rispetto a tali criteri può significare far decidere ad altri e con ben altri criteri il senso e le finalità del nostro sapere e operare” (S. Freni).