Tutto il mio folle Amore di Gabriele Salvatores è liberamente ispirato al libro di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non avere paura” che racconta la storia vera del viaggio intorno al mondo di Andrea, ragazzo autistico, e Franco Antonello, suo padre
La vicenda ruota intorno alle vite di Vincent, affetto da autismo, e suo padre Willi, musicista scapestrato, i quali dopo anni di distacco e senza mai essersi conosciuti, si ritrovano per la prima volta insieme ad affrontare una avventura on the road che non solo avvalorerà il loro rapporto ma sarà motivo di crescita per entrambi.
Il film, a detta dello stesso Salvatores, non vuole essere un film sull’autismo, ma un film sulla diversità e sulla capacità di amare. Infatti il tema della disabilità e dell’autismo non è gestito in maniera ingombrante e riesce ad essere un elemento centrale del racconto senza tuttavia esserne la parte dominante.
“Visto da vicino, nessuno è normale. E si può scoprire che è possibile riuscire ad amare anche chi è diverso da noi. A patto di non aver paura di questa diversità”.
Il mezzo per raccontare questa storia in questo modo, era far riflettere il pubblico sulle emozioni, preoccupazioni, gioie e dolori non solo di Vincent, ma dei diversi personaggi che gli ruotano intorno: la madre Elena che ha costruito un mondo ovattato per il figlio ed è in totale apprensione per la sua fuga, il padre adottivo Mario figura di grande statura morale, anch’egli preoccupato ma fiducioso, ed infine Willi, di gran lunga il meno cauto e cosciente per la situazione di Vincent.
È proprio il rapporto con Willi, coadiuvato dal distacco dalle sovrastrutture sociali a cui è abituato con la sua famiglia, che metterà Vincent in una condizione di maturazione e libertà. L’indelicatezza di Willi nel non capire quale sia il vero problema del figlio lo induce a trattarlo come un pari senza quella sorta di pietismo che normalmente (purtroppo) viene riservato ai soggetti disabili. È questa la chiave che permette a Vincent di sbloccare il suo folle amore nei confronti di quella persona che lo sta trattando diversamente dal resto del mondo.
Una storia che è ricca di temi satellite dell’autismo già affrontati in ambito cinematografico, come il distacco e il bisogno di indipendenza e la determinazione della propria individualità, ma ne introduce di nuovi, come ad esempio il bisogno di sessualità, che apre il dialogo sugli individui autistici, sulla necessità di una vita sessuale attiva e della costruzione di relazioni affettive intime con un partner. Un bisogno chiave, difficile da trasporre ma fondamentale per abbattere le barriere che diversificano l’adolescenza “normale” dall’adolescenza di un ragazzo autistico.
Dettagli del film
Titolo: Tutto il mio folle Amore
Anno di uscita: 2019
Regia: Gabriele Salvatores
Soggetto: “Se ti abbraccio non avere paura” di Fulvio Ervas
Cast: Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abbatantuono, Giulio Pranno