Come funziona il metodo GET®?

Il Metodo GET® (Gruppi Esperienziali Terapeutici) è un trattamento specifico per pazienti che soffrono del disturbo borderline di personalità bastato sull’uso del gruppo come strumento terapeutico. 

Il soggetto vive un’esperienza paritaria all’interno di un gruppo omogeneo di circa 8 persone (in cui tutti i pazienti hanno lo stesso tipo di disturbo) guidati da un facilitatore (psicologo o operatore socio sanitario) attraverso 3 fasi e 4 tipi di gruppo diversi.

  • Fase 0

    La Fase 0 dura dai 2 e 3 mesi e consiste in un primo approccio da parte del paziente. In questa fase vi sono due gruppi terapeutici:

    • gruppo crisi che aiuta la persona ad identificare le emozioni che hanno portato alla crisi personale
    • gruppo pianificazione che aiuta a pianificare la vita per evitare suddette crisi e ridurre gli atteggiamenti evitanti che limitano la vita sociale.
  • Fase 1

    La seconda fase (Fase 1) dura da 10 ai 12 mesi e ha come obiettivo quello di dare alla persona la capacità di riconoscere e gestire le emozioni. A questa fase si aggiungono pertanto due nuovi gruppi:

    • gruppo di attivazione emotiva, che aiuta la persona a sviluppare così le capacità di riconoscimento e discriminazione delle emozioni provate in sé e viste negli altri
    • gruppo attivazione corporea, che, attraverso l’insegnamento di tecniche quali la mindfulness istruisce l’individuo a percepire l’emozione a livello corporeo in modo da imparare a riconoscere la componente fisica delle emozioni.
  • Fase 2

    La terza fase (Fase 2), a differenza delle prime due, non è più un approccio cognitivo ma dinamico: l’individuo è ormai in grado di riconoscere le emozioni, gestirle e pianificare la sua vita. Decadono pertanto i primi due gruppi (crisi e pianificazione) a favore di due nuovi gruppi terapeutici:

    • gruppo di metodi attivi che si basa sull’utilizzo di tecniche di natura psico-drammatica per rappresentare (mettere in scena) il proprio disagio psichico grazie anche a una conoscenza del proprio mondo emotivo maturata grazie ai primi gruppi.
    • dinamiche di gruppo, ovvero l’analisi delle dinamiche relazionali automatiche, partendo da quelle interne al gruppo di terapia, con lo scopo di raggiungerne una maggiore consapevolezza, migliorando al tempo stesso la propria qualità di vita e la propria autoefficacia.

    A questi due gruppi si aggiungono due versioni più evolute del gruppo di attivazione emotiva e di attivazione corporea.

Alla fine del trattamento si riscontrano differenze clinicamente significative nel comportamento del soggetto: il paziente con disturbo borderline di personalità non ha più la sofferenza che lo caratterizza, non ha più deviazioni suicide, non ha più crisi. È pronto quindi per essere restituito e reintegrato nella società.

L’efficacia del metodo è provata dai dati scientifici raccolti negli ultimi 10 anni, basati su test di qualità della vita somministrati periodicamente al paziente quali WHOQOL, FFMQ  e DERS.

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Percezione del miglioramento della qualità di vita
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Capacità di osservare gli stati psicologici
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Riduzione della disregolazione emotiva

Dati presentati in occasione del 5° ESSPD International Congress on Borderline Personality Disorder and Allied Disorders, Sitges/Barcelona, 27-29 settembre 2018.11