Venerdì
15 Novembre 2019
Sala Conferenze
Clinica Santa Croce
I disturbi alimentari sono disturbi dell’alimentazione? – Blocco 1
I disturbi alimentari come disturbi della corporeità e dell’identità
Prof. Giovanni Stanghellini
Dottore in Medicina e Dottore in Filosofia honoris causa, Professore Ordinario di Psicologia Dinamica Università “G. d’Annunzio” – Chieti (Italia), Professore Adjuncto Universidad “Diego Portales” – Santiago (Chile).
Care colleghe, cari colleghi,
I Disturbi del Comportamento Alimentare, come è noto, sono disturbi multidimensionali, contraddistinti da un’estrema variabilità degli esiti a medio-lungo termine, che va dalla remissione totale, all’elevata frequenza di recidive fino alla cronicizzazione, e ad un’ancora significativa percentuale di mortalità (10-15%) anche legata al rischio suicidario, a suggerire tratti di una popolazione fortemente eterogenea sia dal punto di vista del funzionamento sia biologico che psicologico.
Gli studi di quest’ultimo decennio concordano sul fatto che gli attuali sistemi di inquadramento diagnostico, DSM e ICD, derivanti da criteri nosografici descrittivi, siano insufficienti a rispondere ai quesiti che tali disturbi pongono. A tal proposito la riflessione fenomenologica suggerisce come le anomalie del comportamento alimentare rappresentino, in un certo sottogruppo di pazienti, un epifenomeno dello sbilanciamento del processo di costituzione dell’identità e una anomalia del suo fondamento, cioè l’esperienza corporea.
Questi pazienti soffrono di ipo- e dis-cenestesi e suppliscono a questa anomalia facendo esperienza del proprio corpo in quanto corpo soggetto allo sguardo dell’Altro.
Altro aspetto che va ulteriormente valutato e considerato nell’approccio clinico e farmacologico è come il grado di malnutrizione proteico-energetica influisca e/o determini, oltre a comorbidità di tipo internistiche anche gravi, la comparsa di sintomatologia psichica, in primis comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo e/o sintomi depressivi gravi.
In queste due giornate di studio cercheremo di offrire una visione d’insieme di questo complesso disturbo per permetterne una maggiore comprensione e quindi favorire una maggiore efficacia della presa a carico.